Perché scegliere il liceo artistico...
Alle future studentesse e studenti.
Benvenuti a tutti.
Come al solito il mio intervento potrebbe essere estremamente breve, perché potrei solo dire candidamente: “Siamo semplicemente la scuola più bella del mondo!”
Ma mi rendo conto che la faccenda merita, vista la legittima curiosità e preoccupazione che in questo periodo avete, qualche dettaglio in più.
Qui al Galvani sappiamo fare poche cose; sono cose semplicissime. Ma prima di tutto, ed è un dettaglio importante, quando le facciamo, sono le studentesse e gli studenti a farle, e già non è poco.
Io che vi parlo invece, in qualità di dirigente scolastico, sono il responsabile quando qualcosa non funziona bene, perché succede anche questo, a volte.
Ma voglio provare a spiegarvi meglio cosa sappiamo fare in questa scuola.
Sappiamo affrontare le difficoltà: l'impossibile è solo fare un passo in più, ricominciare daccapo un'altra volta, cercare la perfezione; perché quando sei tu che crei, non puoi accontentarti mai. Quel giallo dovrà essere il tuo giallo.
Sappiamo aprire nuovi occhi su quello che c'è intorno: ci sono grammatiche che neanche immagini, tutto attorno. Noi sappiamo vederle: forme colori e storie ci abbracciano ogni giorno.
Sappiamo chiedere aiuto: e litigare quando serve. Confrontarci con gli altri - siano i docenti, giustamente severi, o i compagni, a volte simpatici a volte no, come deve essere - è il modo migliore per imparare qualcosa.
Sappiamo avere pazienza: non c'è nulla che si possa fare bene con la fretta. I fiori arrivano quando è il momento, per questo bisogna averne costantemente cura.
Sappiamo pensare al futuro, progettandolo, con i piedi nel passato, studiandolo: le mani, che operano, la mente, che progetta, sono il ponte tra due mondi.
Sappiamo risolvere i problemi, o almeno aggirare gli ostacoli insormontabili: se un problema ha una soluzione, non è un problema, dobbiamo solo trovarla. Se la soluzione non c’è, il problema è solo un limite, e i limiti ogni volta ci portano a inventare modi di superarli.
Sappiamo provare ad essere noi stessi: ognuno mostro a modo suo. Non c’è paura di mostrarsi per quel che si è, e dimostrare quel che si ha.
Non siamo una scuola facile, non illuderti: in realtà è la semplicità che è difficile a farsi. Siamo una strada che non può essere una perdita di tempo, quindi prendi sul serio il momento di questa scelta, prima di tutto con te stesso; è con te che ti stai impegnando.
Il tuo futuro devi inventarlo tu; con quali mezzi, lo impareremo insieme.
Perché durante gli anni di studio e fatica in questa scuola, proverai a fare una delle più antiche e misteriose cose che contraddistinguono l’essere umano: creare qualcosa. E dirai: “prima non c’era, ora c’è”. Che sia un nuovo palazzo, una fotografia, un dipinto, una scultura, un lampadario utile e bello, una locandina o un’incisione, hai aggiunto un pezzetto al mondo; e per farlo ci sarà stato bisogno della fatica, del cervello ben collegato alle mani, della tecnica, e sempre ci sarà bisogno della tua storia personale, e insomma, di te. Siamo una scuola unica: per questo dico sempre che siamo la scuola più bella del mondo.
Siamo talmente belli che siamo impossibili: sembra che non dovremmo neanche esistere, infatti, eppure eccoci qui. Piccoli e fondamentali: siamo la rosa all'inizio della vigna, bisogna guardarci attentamente per capire come andranno le cose nei prossimi anni. Siamo la riserva di creatività e umanità, siamo la prova che non basta Photoshop, serve talento, fatica, costanza, tenacia, serve trovare dentro noi stessi qualcosa da dire, per affrontare domani.
Siamo alla ricerca del nuovo, che ha un cuore antico che va studiato sempre, rispettato, e infine rubato e attraversato.
Così inventiamo domani; e domani saremo qui, per ricominciare, e tu?
Ti aspetto.
prof. Enrico Quattrin, DS