Premiazione concorso Contrastare la violenza sulle donne

Premiazione concorso Contrastare la violenza sulle donne
Nella mattinata del 30 maggio si è svolta la premiazione presso l’Istituto Salesiano Bearzi a Udine di 300 studenti e 15 scuole della regione che hanno partecipato al concorso Contrastare la violenza sulle donne, promosso dalla Cisl Fvg e patrocinato dalla regione Friuli Venezia Giulia.
Sono stati diversi gli elaborati presentati, tutti dedicati al tema del contrasto alla violenza di genere, e fra questi un testo scritto e una rielaborazione plastica realizzata da 6 studentesse della 4D del nostro Istituto, lavoro premiato dalla commissione giudicante con assegnazione di borsa studio.
Il testo scritto, a quattro mani, da Amadeo Federica e Anna Quattrin ha visto come protagonista di un monologo immaginario Giulia Cecchettin, una delle innumerevoli vittime di un destino crudele.
Hanno preso parte alla realizzazione tangibile dell’opera Barro Giorgia, Budai Anita, Gnesutta Emma e Quatela Nausica realizzando una cornice che, come un quadro prezioso, attira l'attenzione di chi lo osserva, proprio come accade quando un'opera d'arte viene esposta su una parete di un museo. All'interno di questa cornice, sono stati messi in risalto i nomi delle vittime di violenza, uno sfondo che racconta storie di sofferenza e di perdita. In corrispondenza della rottura del vetro che protegge questi nomi, sono stati evidenziati di rosso i nomi stessi, tra cui quello di Giulia.
Questo dettaglio allude al sangue, testimonianza diretta della violenza umana che non può essere ignorata.
Il vetro che chiude la cornice introduce un elemento di speranza e di rinascita: è stata portata alla luce la rottura del vetro con una colata di colore oro, ispirata all'antica arte giapponese del Kintsugi. Questa pratica consiste nel riparare il vasellame rotto
utilizzando un collante naturale misto a metalli preziosi come l'oro liquido, trasformando le fratture in elementi di bellezza e forza.
Il Kintsugi rappresenta perfettamente il messaggio delle ragazze: le cicatrici, sebbene dolorose, possono diventare segni di rinascita.
Un plauso alle nostre studentesse, che con la loro iniziativa e la loro volontà di partecipare a questo concorso, hanno voluto esortare alla riflessione e all'azione, facendo appello a ricordare, a non distogliere lo sguardo, e a collaborare per costruire una società in cui la violenza contro le donne sia finalmente estirpata.

Allegati

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